Vino naturale e vignaioli artigiani: la Città dell’Altra Economia punta sull’agricoltura sostenibile


A Roma il 17 e 18 marzo la rassegna enologica VAN, acronimo di Vignaioli Artigiani Naturali. Una delle più importanti iniziative nazionali organizzate all’interno dello spazio espositivo interamente dedicato alle pratiche economiche che non perseguono il profitto e la crescita a ogni costo

Pochissimi interventi in vigna e in cantina, assenza di additivi chimici di sintesi e di alterazioni da parte dell’uomo: questa l’essenza del vino naturale, un prodotto che nasce da metodi di lavoro antichi e uve coltivate nel rispetto dell’ambiente, escludendo l’uso di pesticidi di sintesi, erbicidi e insetticidi.

E’ un vino fatto con uve raccolte a mano e che in cantina fermentano spontaneamente, senza l’utilizzo di lieviti selezionati, enzimi, zuccheri o altri additivi, ottenuto senza ricorrere a chiarifiche, microfiltrazioni, micro-ossigenazione e osmosi inversa. Per realizzarlo è prevista solo la possibilità di aggiunta di So2 (solforosa) in basse dosi.

Un prodotto davvero etico

È insomma un vino fatto in modo davvero “etico”, sia dal punto di vista dell’attenzione per l’ambienteche della sostenibilità e della qualità del prodotto. Sarà lui il protagonista, il 17 e 18 marzo, presso la Città dell’Altra Economia, della fiera V.A.N. – Vignaioli Artigiani Naturali che propone il top della produzione vinicola italiana dei vignaioli artigiani uniti dalla passione per il vino naturale.

Dal Lazio alla Sardegna, dalla Sicilia al Piemonte, dalla Toscana alla Calabria ogni giorno aumenta il numero di produttori che scelgono di percorrere la strada del vino naturale e di proporlo in un contesto attento alle loro scelte e sensibile alle “storie” del vino e dei vignaioli: e dunque perché non dedicare a questo trend una rassegna?

Uno spazio dedicato all’agricoltura biologica e sociale

L’evento avrà luogo nella splendida cornice degli antichi spazi restaurati del Campo Boario di Testaccio, 3.500 metri quadrati di esposizione, vendita, eventi e incontri dedicati alla promozione dell’altra economia, passando da agricoltura biologica e sociale, commercio equo e solidale, energie rinnovabili e bioedilizia, riuso e riciclo, mobilità sostenibile, ma anche da una libreria e una ludoteca, da un biobar e un bioristorante. Perché l’utilizzo di processi a basso impatto ambientale diventi una prassi dello stare insieme quotidiano.

All’interno della Città dell’Altra Economia, uno dei primi spazi in Europa interamente dedicato a quelle pratiche economiche, la due giorni offrirà ai visitatori la possibilità  di degustare con calma prodotti genuini ottenuti da uve raccolte manualmente, da agricoltura biologica o biodinamica, confrontandosi con un vino caratteristico, ottenuto unicamente da fermentazioni spontanee (senza lieviti o batteri aggiunti), e senza aggiunte di additivi o coadiuvanti enologici in vinificazione, maturazione e affinamento.

Articolo a cura di Sara Ficocelli, continua a leggere su Repubblica.it

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