Gli ultimi ritrovamenti archeologici, espandono la nostra conoscenza del Foro di Traiano, culla del saper fare Romano
E’ di pochi giorni l’inaugurazione di una nuova porzione di Fori Imperiali, ora visibili a Via Alessandrina. Una scoperta archeologica che fa luce sul luogo per eccellenza del saper fare della Roma Antica.
Tale tratto permette ora di vedere con un solo sguardo la piazza del Foro di Traiano e il complesso monumentale dei Mercati di Traiano.

Con un po’ di immaginazione, potremo figurarci gli fabbri, falegnami, rigattieri e molti altri artigiani, all’opera nelle botteghe intorno alla piazza, a loro volta frutto di scalpellini e manovali.
Il luogo per eccellenza della vita lavorativa e pubblica, con gli esattori delle tasse e i tribunali ad un passo dai venditori di merci.
Questo scenario torna alla luce, più completo e più bello, grazie all’assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di Roma Capitale, su concessione del Ministero per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo – Parco archeologico del Colosseo.
Gli scavi sono stati realizzati grazie all’atto di mecenatismo della Repubblica dell’Azerbaigian per un importo complessivo di un milione di euro.
I vari reperti trovati durante lo scavo, saranno esposti in maniera permanente al Museo dei Fori Imperiali ai Mercati di Traiano, così da non allontanarsi troppo dal luogo del ritrovamento e quindi dal suo contesto storico.
Tra i ritrovamenti più interessanti, due teste di statue di età imperiale, ritrovate nel corso degli scavi nel 2019, e identificate rispettivamente con Dioniso e con una raffigurazione giovanile di Augusto.
Insieme a queste anche oltre 60 frammenti di del fregio d’armi che rappresenta le spoglie belliche dei popoli vinti e quelle dei vincitori, riunite nella pax romana.

Via Alessandrina: storia della strada
Gli scavi hanno rimosso il tratto settentrionale della Via Alessandrina, che collegava l’attuale piazza del Foro di Traiano a largo Corrado Ricci.
Si trattava di una via l’asse principale del quartiere Alessandrino, sorto alla fine del XVI secolo a opera del cardinale Michele Bonelli, chiamato l’Alessandrino dalla città d’origine.
La via, a seguito delle demolizioni avvenute tra il 1924 e il 1932 l’aveva lasciata come ultima reliquia del quartiere e privata della sua funzione originaria.
Ora è un nuovo scorcio sul saper fare antico della città, un focus sul ruolo degli artigiani nella costruzione dell’importanza storica di Roma.
Un ruolo, che non si è certo esaurito allora e che prosegue oggi più che mai.