Un bosco urbano e un parco per riqualificare due tra gli spazi pubblici più importanti delle aree semi centrali della città, San Lorenzo e il Villaggio Olimpico, entrambi nel II Municipio.
Il primo, sarà realizzato a piazzale del Verano, il secondo in viale della XXVII Olimpiade. Sono i progetti vincitori dei due concorsi di architettura lanciati dal II municipio, insieme all’Istituto nazionale di architettura del Lazio (In/Arch Lazio) e all’Ordine degli architetti di Roma.
Ieri, presso la Casa dell’Architettura, tra i 79 progetti in totale arrivati sono stati svelati i vincitori che, oltre a una somma in denaro, ottengono anche l’incarico per la progettazione esecutiva e definitiva. Gli elaborati sono stati scelti assegnando ai progetti diversi codici informatici, ossia prima di essere “abbinati” ai rispettivi autori in modo che la scelta non fosse influenzata dalla “credibilità” dei progettisti.
«Continua l’azione dell’Ordine degli Architetti di Roma e provincia per l’affermazione del concorso di progettazione come strumento essenziale per la trasformazione sostenibile e partecipata del territorio della Capitale – ha detto il presidente dell’Ordine degli architetti di Roma Flavio Mangione – Si tratta di un esempio virtuoso nella modalità di affidamento degli incarichi, a garanzia della qualità nei risultati».
Piazzale del Verano diventerà un’isola pedonale con due piazze e una fontana circondata da quello che i progettisti, gli architetti associati Lorenza Bartolazzi, Claudia Clementini, Assia Del Favero e Matteo Squillaci, “il bosco Verano”. Il viale dell’ingresso monumentale del cimitero ospiterà invece i banchi dei fiori e intorno dei sentieri pavimentati utilizzando materiali di pregio come il marmo, che, ha sottolineato la commissione esaminatrice, «ricorda le storiche botteghe degli artigiani».
«Da anni lavoriamo a progetti di riqualificazioni di spazi pubblici, siamo felici di poter intervenire su un’area storica, che presenta due monumenti importanti come la Basilica di San Lorenzo e l’ingresso del Verano, ora ridotto a parcheggio. L’obiettivo è riconnettere questa porzione con l’area di viale Regina Elena e l’incrocio con la Tibrtina, attraverso un ‘bosco’ integrato con gli spazi circostanti per il quale manterremo la vegetazione e gli alberi secolari già presenti».
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