Scopriamo la streetart di Peeta, artista italiano che realizza illusioni ottiche che fanno sembrare i suoi murales tridimensionali.
Sembra ispirarsi alle pitture barocche e ai loro trompe l’oeil l’artista italiano Manuel Di Rita, in arte Peeta, dedito alla streetart.
Ispirandosi all’astrattismo e alle illusioni di Escher, Peeta crea dei murales che partono dai principi del graffitismo per realizzare opere complesse, simili a strutture architettoniche.
Da forme astratte ad angoli prospettici, l’obiettivo è quello di integrare forme geometriche con l’ambiente circostante.
Osservando le opere murali di questo artista, nel corso di una giornata qualunque, rimaniamo spiazzati nel vedere questa bizzarra rottura della normalità.

Murale di Peeta a Manheim, dal sito ufficiale dell’artista
“Metaforicamente, il tentativo è quello di neutralizzare i preconcetti e sollecitare la nascita di nuovi punti di vista.”
scrive Peeta sul suo sito ufficiale.
Con queste illusioni l’artista sembra prendersi gioco dei sensi, svelando quanto le percezioni umane siano ingannevoli.
La tecnica prende spunto dalla scultura, un’arte che Peeta pratica abitualmente e che gli è molto utile nel creare le sue illusioni prospettiche.
Uno stile innovativo e al tempo stesso pienamente coerente con la tradizione tecnica italiana, che fornisce un esempio di eccellenza, ricerca e passione.
L’artista
Manuel Di Rita, nasce in una cittadina della provincia di Venezia, ed esordisce come writinger negli anni ’90 quando sceglie il suo pseudonimo. Presto evolve uno stile che prende spunto dalla scultura e dal design industriale e giunge ad una personale esecuzione della pittura prima tridimensionale e poi anamorfica. Fa parte dell’EAD crew di Padova, dell’FX crew e dell’RWK crew, entrambe di New York.
Attualmente è un artista riconosciuto a livello internazionale e produce oltre alle pitture mutali anche tele e sculture, visibili anche sul suo profilo Instagram.