Sante Marie, paese dell’Abruzzo, commemora il mestiere scomparso dei bastai
Un tempo conciavano le pelli per creare il basto, quella sella di legno indispensabile per i contadini delle montagne abruzzesi e non solo, che aiutava i muli e gli altri animali da soma a sopportare carichi pesanti.
Oggi il mestiere dei bastai è sparito e rischia di essere dimenticato, ma ci sono iniziative locali che provano a ricordare la magia del saper fare che caratterizzava questo e molti altri mestieri scomparsi.
Come quella di Giulio Gino Di Giacomo, originario di Sante Marie, un paese abruzzese molto legato alle proprie radici, che ha deciso di promuovere la realizzazione di un monumento in bronzo, dedicato al basto, o masto in dialetto marsicano.
Una scultura che ricorda un mestiere che in passato era fondamentale e che oggi ben pochi ricordano.
I basti, elementi imprescindibili per i trasporti, erano realizzati su misura per ciascun mulo, in modo da agevolarne il duro lavoro.

Per molti in paese, questo monumento ha riportato la memoria indietro nel tempo, regalando ricordi e perfino qualche lacrima di nostalgia.
La statua sarà visibile a Sante Marie tra pochi giorni e sarà uno dei diversi esempi di arte che ricorda l’arte. In quest’opera in bronzo infatti, rivive la passione e la maestria dei bastai del paese, la cui memoria è una parte fondamentale del genius loci.
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