Sanremo 2018: gli abiti, la moda e l’alto artigianato made in italy


A Sanremo troveremo l’élite della moda e dell’alto artigianato made in italy: Michelle Hunziker fa un tributo a Giorgio Armani, poi Alberta Ferretti, Trussardi e Moschino.

A Sanremo la moda non è mai un dettaglio. Perché il Festival della canzone è la nostra Notte degli Oscar. Ed è un palcoscenico internazionale anche per gli stilisti: la moda è qualcosa che va oltre gli abiti, come sottolinea Alberta Ferretti. I riflettori sono ovviamente puntati su Michelle Hunziker, che il capitano Claudio Baglioni ha voluto al suo fianco nel ruolo di conduttrice.

E Michelle, oggi signora Trussardi – 41enne madre di tre figli, che si diverte ad alimentare il gossip sull’arrivo di un quarto – ha voluto andare sul sicuro scegliendo di indossare le griffe «amiche». Con un tributo speciale a Giorgio Armani, il più grande, lo stilista che disegnò per lei diciottenne l’abito delle nozze con Eros Ramazzotti; e che di nuovo la vestì per il debutto al Festival del 2007, quando fu chiamata da Pippo Baudo nel ruolo di valletta, definizione che allora non aveva ancora assunto i connotati sminuenti di oggi. Michelle indosserà in esclusiva abiti della collezione Privé, per la prima e per l’ultima serata, con re Giorgio che ha corretto personalmente anche il bozzetto che riassume lo stile delle sei uscite sul palco (tre per sera): bustino nero in crinolina ricamato con cristalli multicolor e gonna a balze in tulle nero lamé.

Alberta Ferretti e le prove segrete fino all’ultimo

Suggestioni, perché come a un matrimonio, anche gli abiti di Sanremo devono restare segreti fino all’ultimo per alimentare il mistero. «Le prove generali si fanno a palco chiuso alla presenza del regista Duccio Forzano, che sceglie le luci anche in base alle tonalità degli abiti», racconta Marvi De Angelis, signora dello stile che con il suo studio Marver cura l’immagine di Michelle Hunziker fin dal primo Sanremo. La seconda sera sarà la volta di Alberta Ferretti, altra stilista amica, che riassume così il glamour della 68ma edizione del Festival: «L’eleganza e la dignità; la scelta consapevole di un mix perfetto tra bellezza e sobrietà. Perché in un momento in cui si parla di violenza alle donne e di non parità di diritti tra uomini e donne, anche il messaggio lanciato da Hollywood agli ultimi Golden Globes harappresentato una pietra miliare nel rapporto tra moda, mondo dello spettacolo e senso civico».

Gli abiti roseto di Moschino

Michelle sa che una delle sue cifre è l’ironia. A tradurla in moda ci pensa Moschino per la sera dedicata ai giovani. Jeremy Scott, designer-folletto inglese molto amato da star come Katy Perry, ha creato per la presentatrice italo-svizzera abiti fioriti, come la gonna a forma di roseto dove corto e lungo diventano un gioco di equilibri. A completare il tutto i sandali gioiello di Le Silla (venti paia!!!), Christian Louboutin, René Caovilla e i diamanti Tiffany.

Claudio Baglioni: smoking ricamati Ermanno Scervino

La moda, comunque, oggi non discrimina l’uomo. Ermanno Scervino ha messo la stessa attenzione maniacale per le mise del direttore artistico Claudio Baglioni: oltre al classico smoking nero, giacche – tutte con collo a scialle – bianca, rossa in seta cangiante, e blu notte con ricami all over. Gli smoking sono impreziositi da una chiusura gemello con ricamo a cordonetto, realizzata a mano e illuminata da piccoli interventi di lurex. Il bozzetto ha il volto del cantante, perché sia chiaro che sono tutti realizzati ad hoc. Il designer toscano ha creato per il cantautore un guardaroba studiato per i diversi momenti che lo vedranno protagonista sul palco dell’Ariston.

Lo stile Ornella Vanoni by Antonio Riva

I presentatori e poi i cantanti. E’ tutta un gara a chi veste chi. In occasione della sua partecipazione al Festival Ornella Vanoni ha scelto di indossare Antonio Riva Milano, designer degli abiti da cerimonia anche autore dell’abito da sposa di Michelle Hunziker (con Tomaso Trussardi, nel 2014). La cantante nel corso delle serate ripercorrerà sul palco lo stile che il designer ha creato per lei: pantaloni palazzo con strati svolazzanti di tessuto leggero abbinati alla blusa con scollatura asimmetrica con punte, in tessuto rigido e maniche lunghe. La sfida delle pagelle sta per cominciare.

Articolo a cura di Maria Teresa Veneziani continua a leggere su Il Corriere della Sera

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