Qualche dettaglio sul piano 2020/22 approvato dalla Regione Lazio dedicato al turismo
E’ stato approvato il 4 giugno e presto dovrebbe diventare operativo, il Piano Turistico Triennale della Regione Lazio.
Erano in tanti a chiedersi quando ci sarebbero stati interventi a favore della cultura e dell’arte, devastati dai mesi di lockdown, ed ora sembra che la Regione abbia le idee chiare su come agevolare la ripartenza.
“Il Turismo e’ vitale per il nostro territorio– afferma Augusto Gregori, responsabile Industria, Commercio Artigianato e Turismo all’interno della maggioranza della Regione – porta ricchezza e lavoro per migliaia di cittadini e di aziende. […] Questo piano va dunque supportato con misure indispensabili che possano aiutare concretamente gli operatori, e penso ad esempio a nuovi investimenti e taglio della burocrazia”.
Secondo quanto dichiarato in un comunicato stampa da Gregori, l’assessorato al Turismo si troverà al centro di una collaborazione che vedrà tutta la Giunta Regionale lavorare in concerto, seguendo le strategie ideate grazie al confronto con gli Stati Generali del Turismo.
Al centro del piano ci saranno quattro ambiti: il turismo culturale, i grandi eventi, il turismo outdoor e il turismo del benessere.
Gli interventi invece avranno come fulcro tre macro-obiettivi: rafforzare il brand della destinazione Lazio, promuovere la crescita economica delle comunità locali, favorire la nascita di un’offerta turistica in grado di attrarre visitatori tutto l’anno e di portarli anche nelle località più periferiche.
Il piano d’intervento avanzerà interamente con risorse Regionali e desidera intercettare anche i fondi europei che verranno presto messi a disposizione.
Piuttosto che essere un testo normativo rigido, il piano si propone di mantenere aperto il dialogo con gli operatori di settore, in modo da rendere le linee guida degli interventi concreti.
Tra le parole chiave della discussione di cui queste linee sono il frutto, c’è la sostenibilità economica e ambientale dei progetti, così come la diffusione di strumenti digitali.
A partire dalla realtà aumentata, fino alla diffusione di informazioni tramite QR code, fino all’utilizzo della “tecnologia indossabile”.
Particolare attenzione viene dedicata all’area del cratere del sisma del 2016, dove il turismo outodoor, viene considerato il principale strumento di ripresa economica.

Al fine di raggiungere gli obiettivi sopra indicati sono stati individuati 9 ambiti territoriali, dove sviluppare e promuove prodotti turistici. Per ogni categoria di turismo viene fatta un’analisi di mercato di riferimento prima di mettere in campo qualunque strategia.
Accanto a queste strategie sono stati approvati sette ordini del giorno che disponevano di ammortizzatori sociali specifici per il settore turistico.
Maggioranza e opposizione si sono mostrati per lo più concordi sugli obiettivi e sulle modalità di intervento, sebbene non manchino perplessità e richieste di nuove sedute integrative.
Speriamo tutti che questo piano diventi presto operativo e che gli interventi arrivino a dare una mano anche al settore dello spettacolo, troppo spesso lasciato fuori dal dibattito.
Apertura interessante alla ripresa del valore del nostro patrimonio culturale dei territori del Lazio.