Di seguito una selezione di proverbi romani che ironizzano sull’amore e il matrimonio.
abbità ar vicolo der bovo
Abitare in vicolo del bove, come dire essere cornuti
annà in brodo de giuggiole
Non capire più nulla per la contentezza
bellezza nun trova porte chiuse
Le belle donne trovano sempre le porte aperte
chi cià le corna è l’urtimo a sapello
Chi è cornuto, è sempre l’ultimo a sapere del tradimento
chi vò la fija, accarezzi la mamma
Chi vuole conquistare una ragazza, si faccia amica la mamma
donna de quarant’anni buttela a fiume co’ tutti li panni
Le donne dopo i quaranta anni iniziano a dare complicazioni
èsse come la sóra Camilla
Il modo di dire per esteso è: èsse come la sóra Camilla, che tutti la vònno e nisuno se la piglia (cioè “essere come la signora Camilla, che tutti vogliono ma che nessuno si prende”) Questo motto si basa su un fatto storico: donna Camilla, sorella di Felice Peretti cioè Sisto V, ebbe diversi pretendenti, ma alla fine entrò in convento. Di qui l’espressione, che ironizza sulla vicenda, e che per traslato viene usata anche in altri contesti: per esempio, per chi riceve diverse proposte di lavoro ma non viene mai assunto
èsse cornuto e mazziato
Portare le corna ed esserne pure canzonato
l’amore nun è bello si nun è stuzzicarello
In amore qualche litigata ogni tanto ci vuole
la donna è come la castagna: bella de fora e drento la magagna
Attenzione alle belle donne, a volte riservano brutte sorprese
pianto de donna bella, trova subbito chi l’asciuga
Le belle donne fanno presto a riconsolarsi dopo una delusione o un dispiacere
restà a fa la carzetta a S. Anna
Rimanere zitella
si te preme er patrimonio lassa perde er matrimonio
Quando sono le mogli ad avere la cassa di casa
Documentazione ripresa da laboratorioroma.it
Foto di Marika Salerno / Pinterest