Fino al 31 dicembre al Museo Ostiense la mostra sui reperti di Ostia Antica.
Ostia è la protagonista indiscussa dell’estate romana e altrettanto lo è il traffico sulle vie che collegano Roma al Porto. Ma lungo la via c’è un luogo di cultura, particolarmente legato al mondo delle botteghe e dei mercati: il sito di Ostia Antica.
Rivelato a partire dal XIX secolo con i primi scavi di Pio VII, lo scavo di Ostia Antica ha rivelato strato per strato un mondo antico e perduto.
Ostia Tiberina, “le foci del Tevere”. Questo il suo nome originale, quando il biondo fiume di Roma aveva un altro corso e la costa era più vicina. Un crocevia di merci, persone e culture, che vedeva l’incontro di molte religioni da ogni parte del Mediterraneo. Pare che ospitò la sinagoga più antica d’Europa e le prime comunità cristiane, accanto ai molti fedeli di Mitra, Iside e dei culti misterici.
Un caleidoscopio di storie, culture ed epoche diverse che ci ha regalato tanta arte, ecco perché già da qualche giorno è iniziata la mostra temporanea “Eppur si espone, un’opera al mese dai depositi al Museo Ostiense“. L’idea è quella di esporre ogni mese un genere artistico e storico diverso, attraverso le opere ritrovate negli scavi di Ostia Antica.
Ad ospitare la mostra è la Sala XI del Museo Ostiense, edificio del quattrocento dedicato da papa Pio IX nel 1865 ai manufatti provenienti da Ostia Antica.
Quando, dove come.
Da qui a dicembre, con una pausa nel mese di agosto, si susseguiranno diverse opere che spaziano dalla pittura alla ceramica, passando per scultura avorio e bronzi.
Questo mese la protagonista è la pittura, con due dipinti della Tomba 19 della Necropoli di Isola Sacra.
L’orario va dalle 8:30 alle 19:00 con ultimo ingresso alle 18:45, tutti i giorni eccetto il lunedì.
Il progetto è frutto degli sforzi dello Studio Balletti e Sabbatini, della Direzione Lavori arch. V. Casella e Impresa Falpo, e della Responsabile del Procedimento Paola Germoni. Una bella opportunità per scoprire un luogo di cultura tra la città e il mare.
Per le tariffe potete visitare il sito ufficiale degli scavi.