L’Italia dei distretti cerca manager, tecnici e… artigiani!


Sviluppatori di software e incastonatori di pietre preziose. Ingegneri elettronici e conciatori di pelli e tessuti. Nei distretti del Made in Italy si incrociano mestieri antichissimi con “professioni” di nuova generazione, competenze manuali si mescolano con abilità tecnologiche e digitali

Dalle segnalazioni raccolte dal Sole 24 Ore attingendo ai database di otto tra le principali agenzie per il lavoro – Adecco, Articolo1, Manpower, Openjobmetis, Orienta, Page Personnel, Randstad e Umana – risultano quasi tremila le posizioni aperte nelle aziende che operano all’interno dei principali distretti italiani, raggruppati nelle dieci schede a lato.

La parte del leone è fatta dai distretti di meccanica e metallurgia, con circa un migliaio di annunci: Lombardia, Piemonte, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Lazio ed Emilia-Romagna sono i bacini a più forte capacità di assorbimento. Le figure più gettonate? Ingegneri, disegnatori, contabili, ma anche saldatori, falegnami e addetti al controllo qualità, con retribuzioni variabili da un minimo di 25mila euro a un massimo di 40mila euro lordi annui.

«Il metalmeccanico – commenta Gianni Scaperrotta, direttore generale di Articolo1 – registra una crescita di richieste del 28% rispetto allo stesso periodo del 2017, concentrate soprattutto al Nord, lungo la linea ideale che unisce Lombardia, Emilia e Friuli».

Quasi 500 sono le richieste nei distretti della pelletteria e conceria. L’agenzia Orienta ricerca 50 figure in Toscana e Marche: dagli esperti di cucito ai tintori, dai modellisti ai programmatori informatici.

Più spostate verso il Centro-Sud sono le opportunità offerte dai distretti dell’alimentare (253 posizioni di lavoro). In Campania, ad esempio, si ricercano addetti al controllo qualità e operai, nel Lazio figure per il merchandising e per l’ufficio acquisti.

Quasi 500 sono le richieste nei distretti della pelletteria e conceria. L’agenzia Orienta ricerca 50 figure in Toscana e Marche: dagli esperti di cucito ai tintori, dai modellisti ai programmatori informatici. Tra Scandicci e Firenze, l’agenzia Umana ha un centinaio di selezioni in corso per reclutare tagliatori, macchinisti, modellisti Cad, addetti al controllo qualità delle borse. «I distretti – sottolinea la presidente Maria Raffaella Caprioglio – rappresentano un bacino di occupazione in piena evoluzione verso una manifattura sempre più innovativa e tecnologica, che richiede flessibilità e profili sempre più specializzati, con un patrimonio di competenze in prevalenza tecniche e con un solido bagaglio di soft skills».

Il Gruppo Manpower ha addirittura messo a punto un progetto dedicato alla formazione e ricerca di personale per i distretti industriali del Made in Italy. «Ricerchiamo profili specializzati per inserimenti con contratti di somministrazione – spiegano dall’agenzia – o selezione per assunzione diretta da parte delle aziende, ma anche persone che abbiano voglia di imparare una nuova professione e disponibili a corsi gratuiti».

Tra i distretti più vivaci dal punto di vista occupazionale si segnalano anche quelli di calzature e tessile (285 offerte), mobile, packaging e arredamento (210), oro e gioielli (140 offerte per incastonatori di pietre preziose, orafi, saldatori laser tra Arezzo, Valenza e Vicenza).

Non mancano, poi, possibilità di entrare nel distretto biomedicale di Mirandola (Modena) per chimici e tecnici di laboratorio, in quello della gomma-plastica, nelle aree specializzate nel campo farmaceutico (in Veneto, Lazio e Toscana) e nel distretto dell’occhialeria di Belluno.

Articolo di Francesca Barbieri. Fonte: IlSole24ore

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