International Tattoo Expo Roma: i maestri del tatuaggio arrivano a Roma


La diciottesima edizione dell’International Tattoo Expo arriva al Palazzo dei Congressi di Roma dal 5 al 7 maggio

Il pellegrinaggio dei migliori tatuatori al mondo verso la Città eterna sta per cominciare. L’occasione che vedrà riuniti oltre 400 maestri dell’arte su pelle nella Capitale, è la XIX edizione dell’“International Tattoo Expo Roma”, in programma da venerdì 4 a domenica 6 maggio prossimi al Palazzo dei Congressi all’Eur.

Durante la tre giorni, i seimila metri quadri dell’imponente struttura di piazza John Kennedy saranno infatti trasformati in una grande “mecca del tatuaggio”, dove gli studi più in voga del globo tramuteranno i corpi in tele e i ricordi in opere d’arte indelebili.

L’appuntamento è di quelli imperdibili, perché i fan del tattoo potranno incontrare, tutti in una volta, i nomi che nel campo sono sinonimo di autorità, capaci cioè di dettare, anno dopo anno, le nuove tendenze in fatto di stili, tra tribali, neo-traditional, black and grey, floreali e realistici. Tra i “big” della kermesse, non mancherà Marco Manzo, uomo di fiducia di Asia Argento, amica della convention e appassionata di tattoo.

Oltre all’artista romano che quest’anno parteciperà al Padiglione Nazionale Guatemala nell’ambito della XVI Mostra Internazionale di Architettura di Venezia, elevando il disegno su pelle a opera d’arte contemporanea, nella Capitale si vedranno all’opera le leggende consacrate del settore, ma anche i già apprezzatissimi nuovi talenti, pronti a sfidarsi a colpi di esecuzioni live con inchiostro e macchinetta.

i seimila metri quadri dell’imponente struttura di piazza John Kennedy saranno trasformati in una grande “mecca del tatuaggio”, dove gli studi più in voga del globo tramuteranno i corpi in tele e i ricordi in opere d’arte indelebili.

Come Valerio Serpetti, romano, proprietario a San Cesareo del “tempio sacro” dei colori influenzati dalla scena californiana e del ritratto. Ma anche Claudio Comite, napoletano, passato dai tribali ai tattoo polinesiani e Maori. Roberto Gasperi, di Firenze, ostinato giramondo a caccia di nuove tecniche per esprimere al meglio lo stile surrealistico, sia colorato che bianco e nero. E poi Fabio Filippone, che dal 2002 gestisce uno studio ad Aosta, dopo un periodo di lavoro all’estero, da New York a Miami; Alo Loco, maestro a Londra del realistico black and white; Anton Avtonomov, artista russo che, dall’insegnamento del disegno su carta, passa a realizzare quello su pelle; Maks Kornev, di San Pietroburgo, specializzato nelle opere a colori e in bianco e nero; Nuno Feio, portoghese di nascita, richiestissimo da numerosi studi internazionali e titolare, da gennaio 2017, del Graveyart-Tattoo a Lisbona.

Ancora, tra i nomi presenti a Roma per l’appuntamento internazionale dedicato al tatuaggio, oltre a quelli di Franco Roggia, Gianluca Ferraro, Giulia Montanari, Francesco Cinti Piredda, Roberto Robby Dolci e Roberto Lauro, si ricordano: Kike Esteras (Spagna), Fábio S Guerreiro (Portogallo), Ivan Pecoraro (Svizzera), Taneli Jarva (Finlandia), Job De Quay (Germania), Łukasz Smyku Siemieniewicz (Polonia), Zsolt Zek Keleman (Ungheria), Rafel Delalande e Owen Paulls (Regno Unito), Jannicke Wiese-Hansen (Norvegia), Hussein Mistrah (Libano), Daria Pirojenko, Sergey Murdoc e Vladimir Arhipkin (Russia), Nick Matic, Stevie Floyd, Jef Whitehead e Keenan Bouchard (Stati Uniti).

Nella “tre giorni” che consacra sempre di più il disegno su pelle a una delle espressioni della cultura artistica del XXI secolo, non si assisterà solo alle sfide tra tatuatori. Ad animare la kermesse in cui sono attesi ospiti d’eccezione, da Matteo Minozzi e Renato Giammarioli, talenti del rugby e grandi appassionati di tattoo, al rapper romano Carl Brave, saranno anche gli incontri live, le mostre e un party.

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