Il premio alle storie di impresa di Valdichiana


In Valdichiana nasce il primo premio dedicato alle storie d’impresa nell’artigianato, un’iniziativa pregevole, che riconosce i meriti delle botteghe più longeve.

Arriva dalla cittadina di Foiano l’idea di istituire un premio per le botteghe artigiane del posto dotate di storie di impresa di lunga data. A proporla è stata la Pro Loco di Foiano, in collaborazione con il Comune ed ha ricevuto l’appoggio di CNA Valdichiana.
La premiazione ha coinvolto dodici botteghe della zona, impegnate nella lavorazione di ferro, legno, pelle, metalli preziosi, tessuti e agroalimentare.

L’artigianato locale è stato presente anche nella scenografia del premio, grazie all’Arazzo artistico curato da Laura Folli e realizzato da circa 40 mani con tessuti provenienti da tutta Italia.

Gli artigiani hanno ritirato il loro premio, dal titolo ‘Una vita da artigiano’  nella Galleria Furio del Furia, dove hanno condiviso le loro storie di impresa, alcune delle quali superano i cinquant’anni.

I premiati

Non c’è una classifica tra i dodici premiati, ma li riportiamo di seguito in ordine di longevità, partendo dal più giovane Idrio Calvani, in attività da “solo” 28 anni. Seguono poi Fabio Collini Giorgio di Grillo che vantano entrambi 37 anni di lavoro nell’artigianato.

Mauro Faralli è il primo a toccare la soglia dei 40, superata da Gino Dringoli e Giovanni Croce , con rispettivamente 42 e 43 anni di esperienza.

Si attestano tra i 44 e i 45 anni di lavoro artigiano Francesco Galli , Marino Ferri e Mario Ardenti , mentre Antonio Magi sfiora i 50.  Tra i veterani troviamo Valerio Bucci che gestisce una bottega da 51 anni e Franco Cipolli, che detiene il record di 57 anni.

Francesco Cipolli durante la premiazione per le storie d'Impresa, lui detiene il record di 57 anni d'artigianato

Francesco Cipolli, artigiano da 57 anni durante la premiazione, dalla Pagina Facebook della Galleria Furio del Furia

Si tratta di esperienze che raccontano la storia d’Italia attraverso il lavoro in tanti settori. Ciascuno con il suo bagaglio di aneddoti e passioni che ancora oggi li rendono protagonisti delle loro comunità. Il premio è dunque il riconoscimento all’esperienza e dell’energia di chi tiene in vita un settore carico di storia, tradizione e creatività.

Una buona pratica che potrebbe diventare un modello per diverse edizioni del premio, magari anche nella zona di Roma. Di certo storie d’impresa non mancano anche nella Capitale.

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