Gusto + Storia = Gustoria: a Roma un Grand tour tra arte e gastronomia


Un percorso ideato dall’associazione culturale Pachis: si comincia dal Museo Etrusco, “abbinato” ai piatti di Davide Del Duca (Osteria Fernanda)

Un’opera, un piatto. Un binomio facile da accostare per chi crede che l’alta cucina sia una forma di arte contemporanea – dal neo diplomato artista Massimo Bottura in giù -, o per chi è appassionato di storia della gastronomia, ma che può avere anche altri significati. Come quello creato dall’Associazione culturale Pachis, che ha ideato Gustoria. Un’opera, un piatto, un progetto che vuole raccontare il gusto italiano attraverso i dettagli e i momenti della storia dell’arte che ne hanno documentato l’evoluzione.

Un’idea apparentemente aleatoria, che però poggia concretamente le sue basi su poesia, musica, arte pittorica, scultura. Le arti, maggiori e minori, sono rappresentate più o meno tutte in quello che vuole essere, originalmente, un grande percorso lungo diversi mesi per raccontare l’Italia del cibo e l’Italia della cultura. Gustoria sarà, volendo spiegare un progetto ben articolato in parole semplici, un Grand Tour rivisitato, dove due anime diverse del nostro paese vengono raccontate in virtù delle loro relazioni.

Ad ogni data corrisponde una struttura museale e per ogni polo viene scelta una o più opere d’arte, che diventano il centro della narrazione: non solo viene realizzata una ricetta ispirata al piatto, ma viene organizzata una visita guidata a tutto il complesso museale e/o sito archeologico con un’anima tematica

A partire dalle location, che vivono la realtà di protagonisti e cornici allo stesso tempo e hanno quindi valenza non solo per la loro natura intrinseca ma, da Villa Giulia – per la prima tappa – in giù, ogni luogo sarà raccontato attraverso la sua relazione con la gastronomica e poi attraverso i sapori e profumi di un piatto e un menu degustazione.

Preparazioni assolutamente contemporanee nate da ricette antiche, ispirate da un particolare ingrediente del luogo in cui ci si trova o da una leggenda, in modo che ciò che si mangia possa essere un vero pronte temporale tra passato, presente e varie forme d’arte. Partner, chef vicini al progetto, con tre approcci differenti alla cucina: Davide Del Duca (Osteria Fernanda – Roma), Claudio Gargioli (Armando al Pantheon – Roma), Marco Claroni (Osteria dell’Orologio – Fiumicino).

Un concetto che articolato in vari appuntamenti, a partire dalla primavera 2018 per finire all’anno successivo con una schematizzazione ben precisa, e circa un appuntamento al mese. Ad ogni data corrisponde una struttura museale e per ogni polo viene scelta una o più opere d’arte, che diventano il centro della narrazione: non solo viene realizzata una ricetta ispirata al piatto, ma viene organizzata una visita guidata a tutto il complesso museale e/o sito archeologico con un’anima tematica, in modo che chi ascolta possa prendere parte a un discorso totalizzante, che scinda l’opera in più parti, rendendola comprensibile sia dal punto di vista artistico, che per quanto riguarda la sua importanza nella storia dell’enogastronomia.

L’anima artistica e quella culinaria degli eventi saranno supportate da esperti dei rispettivi settori nelle vesti di guide ad hoc. Per ogni tappa verranno inoltre coinvolti artigiani del gusto di ogni territorio. Il costo sarà sempre e solo quello dell’ingresso alla struttura.

Qui trovate il programma completo del Tour. 

Continua a leggere su Repubblica Sapori

Condividi con:


Lascia un commento

Connect with:

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *