Torniamo ad esplorare le strade di Roma con la rubrica dedicata al Genius Loci
Le impronte digitali dell’artigianato e dei mestieri sono ovunque sul territorio di Roma. Basta passeggiare in centro per avere uno scorcio sul passato e in alcuni casi sul presente della capitale grazie ai nomi delle vie.
Oggi torniamo nel Rione Parione, ancora oggi casa di diverse attività artigiane di squisita qualità, e più precisamente alla via che collega i rioni Parione, Regola e Ponte.
Parliamo in fatti di Via dei Banchi Vecchi, un tempo parte della più ampia Via Mercatoria. Tale dotto viario riuniva anche Via dei Giubbonari e via del Pellegrino e prendeva il nome dalla moltitudine di botteghe e venditori che si affollavano lungo la via.

Un bel salto di qualità per la via che, sebbene fosse nata come parte dell’antica via Triumphalis, divenne nota per buona parte del Medioevo come Via della Chiavica di Santa Lucia, per via della presenza di una cloaca.
La vocazione mercantile riportò la strada ai fasti di un tempo e, nel XV secolo, fece sì che ospitasse la Zecca Pontificia e la Cancelleria di Papa Alessandro VI.
La presenza dell’ufficio che si occupava di coniare la moneta papale, attirò nella via diversi Banchi di Credito, gli antesignani delle nostre banche.
Questi diedero alla via una parte del suo nome, che divenne quello attuale solamente nel XVI secolo quando la Zecca si trasferì nella Via del Canale di Ponte, che così prese il nome di Via dei Banchi Nuovi.