Il Futuro dell’Artigianato Antico


Raccogliamo la testimonianza e la riflessione di Angelo Brasi, che è parte del nostro progetto di ripescare tecniche dell’artigianato antico per muovere il futuro

Dopo il primo incontro che ha dato origine al progetto condiviso con Veronica Testolini, sul ruolo dell’artigianato antico nel guidare il futuro, sono molti i feedback che abbiamo raccolto e le riflessioni che ne sono emerse. Vi proponiamo di seguito quella di Angelo Brasi, redattore su diversi quotidiani di economia, che ha voluto condividere delle riflessioni di ampio respiro a riguardo.

Artigianato Antico… ma Futuro

Ho partecipato con vivo interesse, nei giorni scorsi, ad un meeting sull’opportunità di tornare a copiare gli antichi sistemi artigiani.

Fra i relatori, oltre all’Architetto Nisio Magni della Cooperativa FaròArte, c’era una giovane archeologa italiana, Veronica Testolini che da tempo opera in Inghilterra ove sperimenta nuove (ma classiche) metodologie di artigianato.

 

Nel mostrare con meticolosità i singoli reperti antichi, ha evidenziato attentamente il metodo con cui nella Roma dei Cesari producevano il vetro, le anfore di terracotta e le modalità migliori per scolpire la pietra. In pratica ha spiegato che sarebbe auspicabile tornare a fare artigianato con le stesse metodologie di quel tempo antico. Tutto questo non solo sarebbe un esperimento originale ma, dopo le produzioni dozzinali degli ultimi anni, sarebbe opportuno anche economicamente.

Abbiamo toccato l’argomento relativo allo Sviluppo Sostenibile, di cui molto si parla in quest’ultimo periodo, e che riguarda l’ambizioso progetto di eliminare la fame nel mondo entro il 2030.

Si potrebbe in tale ottica considerare il punto in oggetto facente parte esattamente dell’obiettivo 12: Consumo e Produzione Responsabile.

Tra le altre iniziative a riguardo, proprio in questo periodo a Cori (Latina) c’è stata una manifestazione dove si spiegava il metodo antico di produrre ceramiche e recipienti per la produzione e lavorazione del pane. Tale strumentazione artigianale coniugata con la “pasta madre” di una volta e le antiche qualità di grano, comporta la realizzazione di un pane di qualità prelibatissima.

Segnali positivi

Peraltro ho capito già da moltissimi anni che in quella cittadina ed in quella adiacente, Giulianello, il pane è di un sapore veramente unico. Inoltre c’è da osservare che il serio artigianato piace sempre di più. Ne è un chiaro segnale anche il notevole successo riscosso da una fiction che in questo periodo stanno trasmettendo in tv la domenica sera.

Con il pretesto di una specie di giallo, si parla dell’operosità di alcuni volenterosi giovani artigiani. In un mondo ove non c’è tempo per ragionare […] potrebbe essere di moda andare contro-corrente. In definitiva “lavorare con lentezza”, come dice il titolo di un vecchio film, potrebbe rivelarsi la soluzione ideale nel nostro artigianato.

C’è da precisare, infine, che nell’antichità l’artista e l’artigiano risultavano essere pagati più di altri lavoratori. Loro venivano considerati possessori di entusiasmo, che etimologicamente vuol dire “quelli che hanno un dio dentro“. In pratica tutti capivano che questi ultimi avevano qualcosa di prezioso ed unico: l’inventiva.

Angelo Brasi, 1 dicembre 2019

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