Festa di San Giovanni: la Notte delle Streghe


Nata come tradizione del Solstizio d’Estate, la vecchia Festa di San Giovanni è anche nota come la Notte dell Streghe: scopriamo perché.

Il 21 giugno entra ufficialmente l’estate con il giorno più luminoso dell’anno, sono molte le tradizioni popolari legate a questa ricorrenza. Oggi approfondiremo la Festa di San Giovanni, una tradizione Romana un tempo molto popolare e sentita.

Tradizionalmente la Festa di San Giovanni cadeva nella notte tra il 23 e il 24 giugno, qualche giorno dopo il Solstizio d’Estate. La festa divenne ufficiale dal 1891, come appuntamento annuale sia del Rione San Giovanni, sia nel resto di Roma.

Dato il suo legame con il Solstizio, momento importante per la religione romana antica e per i culti misterici, questa notte custodiva antichi riti che la Chiesa Cattolica considerava stregoneria, motivo per cui è anche nota come la “Notte delle Streghe“.

Tra i molti aneddoti che circondano tale notte, c’era quello secondo cui le streghe sorvolassero la Basilica di San Giovanni in Laterano nel loro percorso verso Benevento (città delle streghe per eccellenza).

Una strega in un dipinto d'epoca. Ha una bacchetta magica e un calderone su un braciere

Pare che la popolazione di Roma partisse da tutti i rioni di Roma, al lume di torce e lanterne per raggiungere San Giovanni in Laterano per pregare il santo e per mangiare lumache nelle osterie e nelle baracche. Perché le lumache? Per via delle loro “corna” (le antenne), che rappresentavano discordie e preoccupazioni. Mangiandole si distruggevano i pensieri cattivi.

La festa era piuttosto partecipata, a base di cibo, vino e… rumore. Per scacciare le streghe infatti si suonavano trombe, trombette, campanacci, tamburelli e si facevano scoppiare petardi.
A chiudere la festa era lo sparo del Cannone di Castel Sant’Angelo, che annunciava l’inizio della messa celebrata dal Papa alla Basilica di San Giovanni in Laterano.

Oggi la tradizione è quasi sparita, ma non mancano iniziative che cercano di ravvivarla, come l’appuntamento quest’anno all’Esquilino. Un’interessante tradizione, tutta da riscoprire.

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