L’ex Cartiera Salaria è diventata il CityLab 971, spazio dedicato all’arte
Era un luogo del saper fare, poi un “ghetto”, uno spazio abbandonato. Ora l’ex Cartiera Salaria è tornata ad essere un luogo d’arte e di crescita.
L’edificio industriale al 971 di via Salaria era dal 2009 un centro d’accoglienza di fortuna per i nomadi della città, un luogo assolutamente inadatto ad essere abitato e in condizioni di degrado pietose.
Grazie al gruppo Urban Value, già promotore di diverse altre riqualificazioni, questo edificio, di Cassa Depositi e Prestiti, è tornato da sabato 15 giugno, ad essere un centro di inclusione ed aggregazione.
Per i prossimi tre anni, la struttura ospiterà un Art District, una biblioteca e un orto. Un esperimento di riqualifica che vedrà coinvolte molte realtà dell’associazionismo.
Prima fra tutte “Orto 2.0″, che ha permesso la realizzazione di un orto urbano, dove i prodotti possono essere raccolti direttamente dai consumatori.
Altri tre macro spazi costituiranno l'”Art District” dell’ex Cartiera Salaria: il TAM, museo esperienziale, dove arte e tecnologie si mescoleranno; i LABS, ossia i laboratori a disposizione di artisti italiani e internazionali e lo Sharing Space, dove sarà possibile organizzare esposizioni e conferenze.
La corte nord è impreziosita dalla street art astratta del progetto Agorà, che unisce l’associazione “Kill The Pig” e l’artista Emmeu.
Ovviamente non può mancare una biblioteca, chiamata Itaca, che usa la formula del caffè letterario per promuovere la letteratura e la cultura in genere.
Un modello di rinascita
L’idea è quella di usare questi tre anni per far rinascere l’intera zona di via Salaria, purtroppo associata a degrado e prostituzione. E’ un’altra Salaria e un’altra Roma quella che l’ex Cartiera intende promuovere con CityLab 971.
Una delle molte iniziative volte a recuperare gli spazi cittadini, che speriamo possano essere usati a modello a Roma, come nel resto del Paese. Perché la cultura e il saper fare non appartengono al passato, ma sono le chiavi del futuro.