La storia di un impagliatore romano alle prese con la burocrazia per ottenere il bonus
L’emergenza Coronavirus ha avuto e sta avendo tutt’ora un grande impatto sulle piccole e medie imprese, e sono in molti a dover fare affidamento al bonus messo a disposizione dallo Stato.
Una misura che ha l’intento di dare un po’ di respiro ad artigiani e partite IVA, già alle prese con affitti e bollette che sembrano non essere mai andate in quarantena, ma che rischia di arenarsi di fronte ad uno degli ostacoli più comuni per un artigiano: la burocrazia.
Ad evidenziare questo rischio è una storia che riprendiamo da un recente articolo del Corriere della Sera a firma di Manuela Pelati, che raccoglie la testimonianza di Stefano Paravani impagliatore di sedie di 62 anni.
Artigiano e creativo di Roma, pronto a realizzare le sue creazioni finché le forze lo sosterranno, Stefano è iscritto all’albo degli artigiani da circa quarant’anni.
Una mail inviata il 6 aprile all’INPS, sembrava aver risolto il problema, ma è stato solamente a maggio che Stefano ha avuto una gran brutta sorpresa.
Secondo l’INPS l‘IBAN da lui fornito non era idoneo e l’intera procedura è da riavviare da capo. Una doccia gelata che, dato la scarsa dimistichezza dell’artigiano con il mondo online, lo ha portato a doversi rivolgere ad un commercialista: un’ulteriore spesa.

Ma non l’errore in sé a far sentire Stefano abbandonato: “Chiedono troppe cose, denuncia dei redditi, dichiarazioni di ogni tipo… ma non basta un’autocertificazione quando sanno già tutto della mia azienda? Pago le tasse con l’F24, è tutto registrato. Possibile che non si possa semplificare una richiesta fatta da un contribuente?” si sfoga ai microfoni del Corriere.
Una situazione che colpisce tutti e di cui è corresponsabile anche l’ingente numero di evasori e furbetti, che rendono controlli e burocrazia una condizione necessaria per ogni tipo di incentivo.
Quella di Stefano è solo una storia, ma è probabile che ce ne siano molte altre come la sua. Per fortuna esistono anche iniziative che vengono incontro agli artigiani, permettendo loro di avere assistenza in questo mare di burocrazia e di procedure online che i meno giovani potrebbero trovare macchinose.
Una ad esempio proviene dall’Agenzia PerFormare, partner di FaròArte per il #MadeInRome, di cui abbiamo già scritto nelle scorse settimane.
E voi? Come stati vivendo la vostra vita da CreArtigiani in questo periodo così difficile? Scriveteci a redazione@roma-artigiana.it per raccontare la vostra esperienza.