Bellezza e Gioventù: il germoglio dell’ecologia


Gli ultimi due percorsi che ci rimangono per raggiungere concretamente un regime di vita sostenibile sono la bellezza e la gioventù. Per la prima si intende l’arte in tutte le sue migliori manifestazioni mentre per la seconda è indispensabile un serio coinvolgimento dei giovani, persino di quelli nella più tenera età. Come dice il filosofo: jouez comme vous voulez mais faite le avec beautè..

Il sottoscritto si reca spesso, come redattore, a convegni che apparentemente sembrano poco significativi ma in realtà sono fondamentali per il nostro futuro. Si parla solitamente di ecologia e delle più adatte modalità per insegnare l’amore per la terra nel vero senso della parola.

Vi partecipano artisti ed artigiani sicuramente eccezionali che con le loro opere come sculture, pitture e disegni, coinvolgono positivamente gli astanti: non a caso molte di queste persone sono davvero pluripremiate C’è da tener presente inoltre che tutto il materiale adoperato è riciclato ed in ogni caso sicuramente riciclabile. E fra i presenti ci sono anche ragazzi di tutte le età.

Quella di convogliare l’attenzione persino di bambini è forse l’unica strada. In effetti, in tutti gli ambienti, sia in quelli politici che tramite i mezzi di comunicazione, siamo costantemente inondati da belle parole ma non si fa quasi mai nulla per il clima, la natura, ecc.

E’ abbastanza chiaro infatti che nel nostro Paese e forse in tutto il mondo, non si faccia ancora abbastanza per lo spinoso tema. Da una parte vengono mostrate zone degli oceani colme di materiale non bio-degradabile e si evidenziano disastri ambientali apocalittici ma dall’altra si vede solo un desolante generale disinteresse. 

Proprio in manifestazione dove c’è anche la partecipazione di giovanissimi si ha però la meravigliosa impressione di veder germogliare qualcosa su questo spinoso tema. Infatti riempie di gioia vedere il disegno di un bambino che rappresenta un aeroplano dove al posto delle ali c’è la scritta “batterie” (per indicare ovviamente i pannelli solari).

Risulta peraltro sotto gli occhi di tutti che ci sono dei comportamenti ormai non più procrastinabili come la riduzione drastica del numero dei voli aerei. Come noto, a causa del famoso undici settembre, per un periodo non fu consentito alcun trasporto con tali mezzi ed in contemporanea la temperatura della ionosfera si regolarizzò abbassandosi di un grado centigrado.

Parimenti, in un altro foglio di carta quasi scarabocchiato viene evidenziato un bimbo che compra prodotti liquidi con il “vuoto a rendere”.

E’ inutile sottolineare che le bottiglie (i famosi pet) sino ad ora utilizzate per il trasporto dell’acqua minerale, per il fatto di dover essere trasportate su automezzi per molte ore sotto il sole, devono essere necessariamente fabbricate con materiale poco bio-degradabile. Sarebbe opportuno pertanto tornare all’uso del vetro e, se occorre, non si dovrebbe indugiare procedendo anche ad una imposizione coercitiva dall’alto.

Bisogna rendersi conto che questo è il giusto, forse l’unico, viatico per iniziare un vero cambiamento di rotta.

Nell’analizzare con attenzione quanto suesposto, si può affermare ottimisticamente (e forse poeticamente) che sembra di immaginare qualcosa di surreale: è come quando ci si mette ad osservare alle prime ore del mattino il timido raggio di sole che scalda il filo d’erba bagnato di rugiada; quest’ultimo dopo un po’ comincia piano piano a muoversi.

Sì, solo se si riuscirà a convincere la parte più giovane dell’umanità, si potrà avviare finalmente un cammino che ci potrà condurre incontro all’alba di un nuovo mondo.

Angelo Brasi

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