Addio a Gigi Proietti, cantore della Roma verace


Si è spento all’età di ottant’anni Gigi Proietti, voce della città di Roma, che continuerà a vivere nei sorrisi che ci ha regalato

Un artista vive molte vite. Grazie ai suoi personaggi, sì, ma anche grazie ai ricordi che lascia in tutte le persone che grazie a lui vivono un’emozione. Ecco perché è difficile dire addio a Gigi Proietti, un uomo dai mille volti, che, spentosi a ottant’anni, alla viglia del suo compleanno, continuerà a vivere nello spirito di questa città, cui ha dato voce sin dai suoi esordi.

Trasformista e affabulatore, Gigi Proietti esordiva nel 1963 a teatro nello spettacolo di Cabaret, “Il Can Can degli Italiani“.

Da allora è divenuto uno dei più grandi mattatori del panorama mediatico italiano, recitando sia sui palchi del teatro, suo amore più grande, ma anche sul grande e sul piccolo schermo.

Comico dotato di un umorismo salace, ma mai volgare, ha saputo convincere anche in ruoli più seri, come quello di San Filippo Neri e quello dell’indimenticabile Maresciallo Rocca.

Ma a piangerlo più intensamente sarà il mondo dal quale proveniva e che non ha mai lasciato: quello del Teatro.

Direttore artistico del Globe Theatre in Villa Borghese dai primi del 2000, Proietti si è sempre battuto per tenere in vita il mondo del teatro, in particolare quello shakespeariano.

La sua morte in un momento così cupo per i Teatri Romani, aggiunge sicuramente una grande nota di amarezza.

Ci consola il fatto che la sua lunga attività ha fatto scuola, e che il suo stile rivive in molti dei suoi epigoni.

Noi romani, sicuramente lo troveremo in quello spirito di romanità verace che incarnava alla perfezione.

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