Un ponte con la stampante 3D: le nuove frontiere dell’artigianato


È il direttore creativo del Craft Council, istituzione britannica che studia e valorizza la creatività e il lavoro dei nuovi artigiani del Regno Unito attraverso mostre, percorsi di formazione, eventi pubblici e progetti di ricerca. Ed è il prossimo ospite di Meet the media guru, martedì 24 ottobre alle 19.30 alla Triennale di Milano.

Annie Warburton delineerà le vie di sviluppo della manifattura digitale e dell’artigianato 4.0 nell’impatto con la Quarta rivoluzione industriale caratterizzata da progettazione e consumo con un basso impatto ambientale e produzione sempre più custom-made, grazie all’impiego di tecnologie che si uniscono e amplificano la competenza e maestria artigianale. Corriere Innovazione l’ha intervistata in anteprima.

Quello a cui stiamo assistendo è la fusion tra nuove tecnologie e intelligenza manual. E collaborazione tra due mondi che sembravano non potersi toccare…

Chi è l’artigiano digitale?

Non esiste un solo tipo di “digital maker”. Gli artigiani digitali lavorano con vari materiali, tecniche e integrano la tecnologia all’interno della loro pratica e dei loro manufatti. Quello a cui stiamo assistendo è la fusion tra nuove tecnologie e intelligenza manual. E collaborazione tra due mondi che sembravano non potersi toccare: alcuni artigiani usano semplicemente le tecnologie per creare I loro lavori, altri collaborano con ingegneri, sviluppatori, esperti di robotica per stimolare un cambiamento artigiano epocale.

Come si sostiene la creatività e l’inventiva dei “nuovi artigiani” mentre fronteggiano l’integrazione tra visione estetica originale e pratica produttiva tecnologica?

Le nuove tecnologie, ovviamente, influenzano anche l’estetica. Ma I maker apportano una prospettiva diversa su come usare queste tecnologie per innovare senza trascurare il lato artistico. Robotica, internet delle cose, laser-cut, stampa 3D sono le parole chiave entrate nel dizionario degli artigiani 4.0

In che modo questi nuovi strumenti a disposizione sanno produrre Contemporary Craft?

Bastano un paio di esempi: nella lavorazione della ceramica ci sono artisti come l’olandese Olivier van Herpt o gli inglesi Jonathan Keep e Michael Eden che usano tecniche di additive manufacturing per creare lavori pionieristici. Sempre in Olanda Joris Laarman sta progettando un ponte da stampare in 3D. nel tessile Karina Thompson sta studiando con ricercatori del King’s College di Londra per realizzare una linea di abbigliamento che catturi I dati biomedici di chi ne indossa i capi. Con I ricercatori stanno studiando come la nuova tecnologia possa essere applicata su arti artificiali per gli amputati.

Articolo a cura di Giulia Cimpanelli, continua a leggere su Corriere.it

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