Le imprese artigiane al femminile continuano a crescere!


Lo scorso 20 e 21 novembre si è svolta a Roma la XXII convention Nazionale Donne Impresa. 115 imprenditrici arrivate da tutta italia si sono confrontate su temi importanti con l’obiettivo di definire nuove azioni per la sostenibilità dell’Impresa femminile. Negli ultimi dieci anni il numero di imprese artigiane al femminile in Italia è aumentato del 2,5%

Si è svolta lo scorso 20 e 21 novembre a Roma la XXII convention Nazionale Donne Impresa. 115 le imprenditrici arrivate da tutta Italia di cui una delegazione cuneese guidata dalla Presidente territoriale del Movimento Donne Mirella Marenco e regionale Daniela Biolatto.

Le nostre imprenditrici si sono confrontate su temi importanti con l’obiettivo di definire azioni per la sostenibilità dell’impresa femminile affinché migliorino le condizioni di vita e crescita delle donne che fanno impresa. Nel corso dei due giorni di lavori sono state analizzate le politiche europee nazionali attraverso i dati forniti dal 13° osservatorio sull’imprenditoria femminile artigiana in Italia curato da Confartigianato Ufficio Studi.

L’Italia è leader nell’Unione Europea per il numero di imprenditrici e lavoratrici autonome con un totale di 1.661.000 donne, a seguire il Regno Unito e la Germania. Negli ultimi 10 anni il numero di imprese artigiane al femminile in Italia è in aumento del 2,5%. La presenza prevalente è in Lombardia (66.932), seguita da Emilia Romagna (37.343), Veneto(7.228), Piemonte 32.617). La classifica provinciale vede in testa Milano con 17.967 titolari artigiane ed al secondo posto Torino con 16.186 seguita da Roma 15.012.

Le imprenditrici devono però fare i conti con un welfare che non aiuta le donne a conciliare il lavoro con la cura della famiglia. La spesa pubblica infatti è molto sbilanciata per far fronte alle pensioni e alla spesa sanitaria per anziani e per le famiglie e i giovani. La spesa pubblica italiana si ferma al 3% della spesa totale della PA ( rispetto al 3,7 % della media Ue) collocandosi al 15° posto in Europa per la spesa pubblica per famiglie e giovani. Per quanto riguarda gli interventi dei Comuni per la famiglia si scopre che soltanto il 57,3% dei Comuni italiani offre servizi di asili nido dove per tale servizio si comprendono le strutture comunali che servizi integrativi per l’infanzia, ma che soltanto il 12,9% dei bambini tra 0 a 12 anni ha beneficiato di tali servizi.

L’Italia è leader nell’Unione Europea per il numero di imprenditrici e lavoratrici autonome con un totale di 1.661.000 donne, a seguire il Regno Unito e la Germania. Negli ultimi 10 anni il numero di imprese artigiane al femminile in Italia è in aumento del 2,5%.

La partecipazione femminile al mercato del lavoro delle madri e della donna più in generale è strettamente legata alla disponibiiltà di alcuni servizi, infatti una maggiore presenza di tali servizi porta ad una maggiore integrazione della donna sul mercato del lavoro rappresentata dalla crescita del tasso di occupazione femminile. Nella spesa complessiva delle famiglie di tributi e servizi locali è proprio il costo degli asili che incide di più. Tutto ciò si riflette sull’occupazione femminile: Confartigianato ha calcolato infatti che il tasso di occupazione delle donne senza figli è pari al 56,9% ma scende al 53,2% per le donne con i figli. La forbice si allarga per le donne tre 25 e 49 anni: in media il tasso di occupazione per quelle senza figli è del 70,4% mentre precipita al 56,7% per quelle con figli. L’italia è il fanalino di coda in Europa dove il tasso medio di occupazione tocca il 71,3% delle madri lavoratrici e addirittura in Svezia arriva al tasso record dell’87,4%.

“Il nostro walfare pubblico – sottolinea la presidente territoriale di Donne Impresa Cuneo Mirella Marenco – non aiuta le donne a coniugare il lavoro e la cura dei figli per colmare questo la Confartigianato e il Movimento lavora per un progetto di nuovo walfare che fornisca nuovi servizi e aiuti volti a semplificare la vita delle madri che lavorano”. Di questo e molto altro si è discusso nei due giorni di convention insieme al prof. Bacchetti ordinario di Economia Politica Università Tor Vergata, Emmannuelle Pavolini Ordinario Sociologia dei processi economici e del Lavoro università di Macerata, Massimo Tammari ex comandante frecce tricolori, Giuseppe Roma Segretario Generale rete Urbana.

Articolo a cura di Mirella Marenco, continua a leggere su La Voce dell’Artigiano

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