Gli Artigiani dopo le urne: “Presto un governo che garantisca stabilità”


De Santis (Confartigianato Torino): “Il nostro settore attende che dalle promesse si passi ai fatti”. Felici (Confartigianato Piemonte): “Ridurre fisco e burocrazia, più incentivi alle pmi”.

“Cinque anni dopo, le urne ci restituiscono un Parlamento senza una maggioranza, ma dove emerge con chiarezza la volontà degli italiani di chiudere l’epoca dei governi di centro-sinistra. Il nostro auspicio – commenda Dino De Santis, presidente di Confartigianato Torino – è che non si apra una fase di incertezza, ma che prevalga la responsabilità delle forze politiche che hanno raccolto i maggiori consensi, e che si arrivi quanto prima alla formazione di un Governo capace di garantire stabilità al Paese”.

“E’ stata una campagna elettorale caratterizzata da ogni tipo di promessa – conclude – e dove tutti hanno parlato delle pmi. Ora speriamo che a tanto interesse verbale non segua un silenzio fattuale. Gli artigiani non hanno la memoria corta e ci aspettiamo che quanto promesso venga mantenuto”.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche Giorgio Felici, presidente di Confartigianato Piemonte: “Le urne sono state chiare: gli italiani hanno bocciato chi, dal 2011 ad oggi, ha governato il Paese. Bocciato il Pd, bocciato Renzi, bocciati i governi dei tecnici. Ora si apre una nuova stagione politica e bollare i vincitori di oggi come “populisti” è una lettura semplicistica che sa tanto di alibi per gli sconfitti.

Bisogna rispettare la volontà degli italiani, che hanno voluto lanciare un segnale che ora la politica ha il dovere di cogliere. L’Italia sta uscendo faticosamente dalla crisi, ci sono segnali di ripresa e tra gli imprenditori sta tornando l’ottimismo: si riparta da qui. Dall’impresa, dagli artigiani, dal lavoro. In questa campagna elettorale sono state fatte tante promesse: sappiamo distinguere la realtà dalle illusioni. Riduzione del fisco, semplificazione burocratica, incentivi alle pmi: queste le nostre attese e su questo misureremo il nuovo Governo”.

Fonte: TorinoOggi

 

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